Nel transetto orientale (destro), tra la cappella Bardi e la Cappella Maggiore (o Tornabuoni) si trova la Cappella di Filippo Strozzi.

Nel transetto orientale (destro), tra la cappella Bardi e la Cappella Maggiore (o Tornabuoni) si trova la Cappella di Filippo Strozzi.

La sua celebrità è dovuta agli affreschi realizzati da Filippino Lippi iniziati alla fine degli anni ’80 del XV secolo e terminati intorno al 1502, che conclusero l’opera pittorica dell’artista.
La cappella fu commissionata da Filippo Strozzi il vecchio, che aveva aquistato il giuspatronato della cappella dalla famiglia Boni intorno al 1486, e che poco dopo stipulò il contratto con il pittore pratese.
I lavori procedettero piuttosto lentamente, soprattutto a causa del lungo soggiorno del Lippi a Roma, dove si trattenne durante molti anni per affrescare una cappella nella chiesa domenicana di Santa Maria Sopra Minerva
Il tema del ciclo degli affreschi della cappella Strozzi, già dedicata a San Giovanni Evangelista, furono le Storie della vita dei santi Filippo Apostolo e Giovanni Evangelista: il primo legato al nome del committente, il secondo in quanto appunto già precedentemente patrono della cappella.
Come concordato nell’incarico di esecuzione, per esplicita volontà del committente, il Lippi affrescò in alto nel muro di destra, dedicato alle storie della vita di San Filippo, una scena del suo martirio e in basso su quello di sinistra, ove sono dipinte quelle di San Giovanni Evangelista, il miracolo della resurrezione della fanciulla Drusiana.
Sulle vele della volta si vedono i Quattro Patriarchi dell’Antico Testamento: Adamo, Noè, Abramo e Giacobbe.
La parete di fondo fu concepita da Filippino Lippi come fulcro della decorazione pittorica della cappella, con il suo arco di trionfo e le sue statue che raffigurano allegoricamente la Fede e la Carità. Anche la vetrata della monofora fu da lui disegnata con in alto una Madonna con Bambino e in basso i santi Giovanni Evangelista e Filippo.
Dietro l’altare si trova la tomba in porfido di Filippo Strozzi, scolpita da Benedetto da Maiano (ultimi anni del XV secolo), sopra la quale sistemò una Madonna con Bambino in bassorilievo di marmo, attorniata da una ghirlanda di rose e da quattro angeli in atto di volare. Lo stesso scultore aveva scolpito per il monumento anche il busto di Filippo Strozzi, che la famiglia tenne nel suo palazzo fino al 1878, quando lo vendette al Museo del Louvre. 

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