Testo a cura di Marco Turini
Se l’Universo potesse essere rappresentato in una forma geometrica sarebbe un dodecaedro. Alla maniera degli antichi Greci e dei neoplatonici rinascimentali Leonardo disegnò questo poliedro (e non solo) per un frate francescano: Luca Pacioli. Religioso, matematico e grande umanista nel suo manoscritto ‘De Divina Proportione’ il Pacioli rifletteva sulle applicazioni della sezione aurea. Leonardo, che conobbe lo studioso a Milano, realizzò per la prima stesura del manoscritto (1497) almeno venti preziose tavole in cui venivano riprodotti con maniacale precisione queste complesse forme geometriche.
Ma cosa esprime la forma del dodecaedro? O almeno qual è la riflessione da cui sono partiti il frate francescano e quindi Leonardo? La Natura, espressione del Creato, crea e trasforma la materia che l’Uomo a sua volta può interpretare e dare nuove forme. Secondo Platone, a cui si rifecero gli studi del Pacioli, cinque solidi geometrici davano corpo ai quattro elementi del cosmo: l’esaedro ovvero la terra, l’icosaedro cioè l’acqua, l’ottaedro per l’aria, il tetraedro per il fuoco.
Ed il dodecaedro? Secondo Platone era la sintesi sublime della quintessenza:
“rimanendo ancora una forma di composizione, che è la quinta, di quella si fu giovato Dio per lo disegno dell’universo” (Platone, Il Timeo).
Tre mondi, quello vegetale, animale e minerale sono gli elementi costitutivi ma anche la chiave per cercare di comprendere le leggi dell’Universo.
Anche Papa Francesco riferendosi alla società odierna rievoca la figura del poliedro neoplatonico per esprimere una molteplicità ordinata, in cui ciascun elemento conserva il suo significato originario e trova la sua piena valorizzazione.
Proprio in occasione della mostra la ‘Botanica di Leonardo’ sono stati disseminati all'interno del complesso di Santa Maria Novella e nella città di Firenze questi curiosi solidi geometrici.
Per Leonardo, questi poliedri furono oggetto di profonde riflessioni sull’aritmetica, sulla geometria euclidea, le proporzioni, gli elementi costruttivi del cosmo, della natura, della scienza e dell’arte.